Io non voglio che mi cambino. Che mi trasformino in quello che non sono. Non voglio essere solo un'altra pedina del loro gioco. Vorrei solo trovare un modo per dimostrargli che non sono una loro proprietà. Se proprio devo morire, voglio rimanere me stesso.
Scheda del libro | |
Autore |
Suzanne Collins |
Anno di pubblicazione |
200820092010 |
Titolo originale |
The Hunger Games Catching Fire Mockingjay |
Genere |
Romanzo - Fantascienza |
La prima volta in cui mi sono imbattuto in questo romanzo, è stato nella sezione "per ragazzi" della Mondadori. Classificazione più che sbagliata, a mio parere.
Hunger Games è una parodia grottesca del nostro mondo. Uno sguardo ad un futuro prossimo, ad un ipotetico mondo che ci aspetta. In una realtà odierna dove le frivolezze, l'ipocrisia e la superiorità di un ceto sopraelevato alla popolazione, la saga della Collins non è altro che una denuncia sociale.
Ci troviamo difronte ad un mondo post-apocalittico, dove i confini geografici sono stati ridisegnati completamente, e dove i potenti, in minoranza titanica rispetto al resto della popolazione, governano nello sfarzo. Siamo in un'epoca buia, dove il sapere passato si è perso, e dove la cultura viene affossata, a sfavore delle popolazioni sfruttate. Il nord America è il fulcro della storia, e non si hanno notizie del resto del mondo, caduto in disgrazie. Il mondo conosciuto è diviso in 12 distretti, 12 regione, suddivide in occupazioni e materie prime che sono in grado di produrre. Troveremo il distretto 4, terra ittica, il distretto 11, patria della coltivazione intensiva, e così via. La protagonista è Katniss Everdeen, un'umile ragazza, del più umile dei distretti, il numero 12, il distretto specializzato nella raccolta dei minerali e di carbone.
Katniss è una ragazza forte e determinata. Orfana di padre, provvede da sola alla sua famiglia, procacciando cacciaggione segretamente, scavalcando le dure regole del distretto, che proibiscono la caccia e il commercio di selvaggina.
Le regole di Panem sono dure, e non transigono. La ribellione viene pagata con la distruzione. La storia insegna che un distretto insorto, il distretto numero 13, abbia tentato di ribellarsi a Capitol City, il fulcro del potere. Tale distretto non esiste più nemmeno nelle carte geografie, raso al suolo dalla potenza distruttiva della rappresentanza del governo. E come monito a tutti gli altri distretti, ecco che vengono inaugurati gli Hunger Games.
Reality moderni, allo scopo di mantenere vivo il monito di anti-ribellione. 24 ragazzi, 2 per distretto, un ragazzo e una ragazza in età compresa fra i 12 e i 19 anni, vengono sorteggiati ogni anno, per partecipare ai grandiosi giochi. 24 partecipanti, un'arena futuristica e piena zeppa di trappole letali, e un solo sopravvissuto.
Sarà Katniss Everdeen la rappresentante del distretto 12 per gli Hunger Games, arrivati ormai alla settantaquattresima edizione. Ma quando Katniss sfida Capitol City difronte alle telecamere e agli occhi di tutta Panem, il destino comincerà a soffiare per una vela differente. La Ghiandaia Imitatrice diventa il simbolo della Ribellione, e il Canto dela Rivolta si leva dai 12 distretti.
Hunger Games è crudo, e senza fronzoli. La morte è onnipresente, e non risparmia nessuno. Se c'è un concetto che è chiaro fin da subito è proprio questo. Non siamo in un favoletta moderna, dove il protagonista salva il mondo e i proprio amici. Saremo difronte ad una ragazza determinata, e pronta ad uccidere per difendere sè stessa e la propria famiglia. Non ci verranno risparmiati i dettagli e la sofferenza che ogni personaggio affronta, e come in un reality vero e proprio, vivremo i giochi nella propria interezza.
Rimarremo incollati alle pagine, ansiosi di arrivare al finale degli Hunger Games, a volte tenendo conto delle risorse in possesso della protagonista, e contando quanti concorrenti si frappongono fra noi e la vittoria. E la Ribellione, la voglia di libertà, pervaderà i nostri cuori, ardendo, così come brucia nella Ragazza di Fuoco.
3 BUONI MOTIVI PER LEGGERE LA SAGA DI "HUNGER GAMES"
1 - Nessun velo di perbenismo e censura. Vediamo tutto dagli occhi della protagonista, e a volte storceremo il naso per la crudeltà dei gesti e delle descrizioni, ma la fedeltà della cronaca è da ammirare.
2 - Una parodia della società moderna evoluta fra qualche anno. Una chiave di lettura parecchio interessante.
3 - La scorrevolezza farà si che non leggiate questo romanzo in maniera disattenta o disinteressata. Ed è un ottimo fattore a suo vantaggio.
Antonio Di Pierro
- 24 - 02 - 2014