Túrin restò impietrito e silenzioso al cospetto di quella morte atroce, consapevole di ciò che aveva fatto; e così terribile era il suo volto rischiarato dai lampi che a sprazzi illuminavano il cielo intorno a loro, che Gwindor s'appiattì al suolo senza più osare levare lo sguardo.
Scheda del libro | |
Autore |
John Ronald Reuel Tolkien |
Anno di pubblicazione |
2007 |
Titolo originale |
Nam i Chìn Hùrin - The Tale of the Children of Hùrin |
Genere |
Romanzo - Fantasy |
L'immortale Tolkien è il padre della letteratura Fantasy. Gettando le basi con "Il Signore degli Anelli", gli scritti Tolkeniani sono di riferimento per ogni autore che si appresta ad avventurarsi nel genere. Epiche leggende, terre straordinarie e popolazioni descritte nei minimi particolari da sembrare autentiche. Alcuni scritti del padre di Arda sono rimasti incompiuti, e, alla sua morte, è il figlio Christopher a occuparsi delle vicende della Terra di Mezzo. Ed è proprio fra gli appunti e i romanzi lasciati a metà, che emerge "I figli di Hùrin".
Siamo in un'epoca buia, antecedente alle questioni di Frodo, Sauron, Aragorn e l'Unico Anello. Siamo nei secoli del predominio del male, dei Valar immortali, e del più potente di tutti, Morgoth. Ai tempi degli elfi, guerrieri leggendari, e dei primi uomini, seguiremo le vicende di Turin e Nienor Turambar. Hùrin, padre di Turin, ha osato sfidare il potere del malvagio Valar. Insolenza che gli è costata cara, così che Hùrin è prigioniero di Morgoth, che scaglia sulla sua famiglia una potente maledizione. Il destino della famiglia Turambar è ora funesto, e decaduto. Qualsiasi desiderio di rivincita sul proprio destino, da parte di Turin, sarà vano. La sua vita è destinata a cadere in disgrazia, se non che Turin è forte d'animo, e per la sua intera vita non si darà mai per vinto, superando ogni avveristà e ogni oscuro ostacolo che gli si pone dinnanzi. Fino allo scontro con il drago Glaurung.
Nelle opere precedenti siamo difronte a terre che combattono per la propria indipendenza, minacciata da malvagi despoti e conquistatori, ma qui siamo in una situazione differente. La Terra di Mezzo è vinta, e Morgoth domina incontrastato. Il mondo brulica di Orchi e creature partorite dalla malvagità del potente Valar. Gli Elfi e gli Uomini si nascondono i rifugi sicuri e segreti, e i potenti guerrieri ora altro non sono che mercenari vagabondi per le lande desolate. Un romanzo dai toni dark e oscuri questo, che vedrà i protagonisti affrontare vicende spiacevoli, gravati dal peso della loro maledizione, onnipresente nelle pagine del libro.
L'eroe però, nasce proprio dalle gesta del nemico, come i migliori antagonisti dei despoti. E' difatti Morgoth che, scagliando la maledizione sui Turambar, renderà Turin determinato e dalla tempra possente, l'unico in grado di levarsi contro di lui, l'unico in grado di sfidare la potenza di Glaurung.
L'epico e il dark si fondono assieme, in quest'opera a 4 mani della famiglia Tolkien, che vi farà conoscere la Terra di mezzo sotto una luce catastrofica. Una valida alternativa al macilento e consunto volume del "Signore degli Anelli".
3 BUONI MOTIVI PER LEGGERE "I FIGLI DI HURIN":
1 - I toni dark dell'opera sono molto marcati, e piacevoli, se vorrete sperimentare un viaggio attraverso una landa desolata dove il Male, per la prima volta, ha vinto per davvero.
2 - Un vero Tolkeniano dovrà avere nella sua biblioteca questo volume, è un must se si vuole conoscere le origini reali del mito di Sauron.
3 - Turin è un personaggio maledetto, un eroe differente da quelli che siamo costretti a sorbirci ogni giorno. Un eroe oscuro, determinato e possente. Una caratterizzazione dei personaggi ottima, vi affezionerete alle vicende sfortunate della famiglia Turambar.
Antonio Di Pierro
17 - 03 - 2014