22/11/'63 - Stephen King

22/11/'63 - Stephen King

 

Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant'è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita.

 

 

Scheda del libro  

Autore

Stephen King

Anno di pubblicazione

2011

Titolo originale

22/11/'63

Genere

Romanzo - Fantascientifico

 

 

 

 

Cosa fareste se aveste a disposizione un mezzo per viaggiare indietro nel tempo? 

Uccidereste Adolf Hitler, facendo fuori il dispotico leader del Terzo Reich responsabile di milioni di vittime nel mondo? Impedireste le Crociate della Chiesa, sbaragliando la corruzzione clericale e impedendo a Papa Urbano II di inviare le truppe in medio-oriente? Frapporreste la vostra vita pur di cancellare l'attentato a JFK, nuovo e promettente Presidente degli Stati Uniti d'America?

Ecco, diciamo che al terzo tentativo ci siamo. 

 

Credo che tutti i lettori, al solo leggere l'intrigante trafiletto di questa trama tanto imponente, sia storicamente che fantascientificamente, sia stato invaso da una curiosità vorace, dalla voglia di sapere come King riuiscirà a gestire una situazione tanto delicata quanto controversa.

Ammetto io stesso di esser stato preso dalla smania di sapere cosa si sarebbe inventato il folle scrittore del Maine.

 

Ed è proprio nel Maine che la storia vede svolgere l'inizio della propria vicenda. Il protagonista è Jake Epping, professore di Inglese e scrittore in erba, che ha rinunciato da anni alla pubblicazione di suoi manoscritti, dedicandosi appieno all'insegnamento. Docente in una scuola serale, divorziato dalla moglie alcolizzata e incapace di provare sentimenti d'amore e di dispiacere, sentimenti che crede di aver perduto, Jake conduce una discreta vita. Lavoro, scuola e pasti frugali alla tavola calda di Al.

Al Templeton, l'uomo che cambierà la sua vita. Il "bianconiglio", come lo definisco io. 

Perchè, volenti o nolenti, questa storia sembra quasi seguire le tracce della celebre favola "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carroll. I ruoli sono ben definiti, e li chiariremo con l'evolversi della trama.

Al è il "bianconiglio" che trascinerà con sè Alice, il protagonista, nella sua tana.

Il cuoco della tavola calda difatti si materializzerà alla porta di Jake una sera, in preda a deliri e dall'aspetto notevolmente cambiato, rivelando al professore squattrinato di aver scoperto qualcosa di grandioso nello sgabuzzino della sua attività: un buco spazio-temporale che conduce al passato. Più precisamente, un portale che si affaccia sempre sullo stesso luogo, alla medesima ora: le 11:58 del 9 settembre del 1958. 

Viaggiando nel tempo e riattraversando il portale di nuovo, si potrà tornare alla realtà, solo 2 minuti dopo aver compiuto il primo viaggio, qualsiasi durata abbia avuto l'escursione nel 1958. 

Al ha attraversato più e più volte questa porta temporale, fino ad escogitare un piano ben preciso. Rimanere 5 anni del passato, così da impedire l'assassinio di Kennedy. Il cuoco è convinto che, prevenendo l'assassinio, il razzismo potrà esser sradicato, così da impedire le ribellioni civili, lo spirito benevolo di Kennedy avrebbe impedito la guerra in Vietnam, risparmiando migliaia di vite di giovani americani e che Martin Luther King, al fianco del Presidente, avrebbe potuto rendere gli USA un posto migliore.

 

Ma mutare il futuro non è semplice come sembra. 

Il passato è senziente, maligno, non vuole essere cambiato e impedirà ad ogni costo ai viaggiatori nel tempo di stravolgere la trama del destino. Il passato tornerà sempre ad "armonizzarsi" in qualche modo, facendo si che gli eventi negativi non scompaiano mai davvero, tornando sotto forme più rigide ogni volte.

Al, provato da una vita da fumatore accanito, vede le proprie condizioni di salute degenerare in maniera spaventosa, e quando nel 1962 gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni è costretto a tornare nel presente, non riuscendo a compiere la sua missione e vedendosi costretto ad affidarla al giovane e scettico Jake.

L'incredulità lascerà il posto allo stupore quando, superata la barriera della diffidenza, Jake varcherà la soglia del tronco cavo, finendo dritto nel "paese delle meraviglie" del 1958.

 

Chi si aspetta una trama esclusivamente politica potrà gioire, poichè 22/11/'63 non è solo storia e non è solo JFK.

Jake viaggia nel tempo, sotto lo pseudonimo di George Amberson, intenzionato non solo a salvare il futuro del governo statunitense, ma a migliorare la vita del bidello della sua scuola, Harry Dunning, traumatizzato e storpiato in tenera età da suo padre, genitore psicopatico e alcolizzato, che ha sterminato l'intera famiglia a martellate davanti ai suoi giovani occhi, ferendo l'ultimo membro quasi mortalmente.

Riparando il passato però, Jake si troverà a scoprire la bellezza di quel tempo perduto, la genuinità dei sentimenti e dei rapporti nei nostalgici anni '60, e i suoi piani verranno stravolti quando, nel 1962, ritroverà sentimenti che credeva di aver smarrito.

 

La lotta contro un passato inflessibile lascerà il lettore con lo stomaco intorcinato, e la piega che gli eventi prenderanno saranno tanto coinvolgenti da far risultare difficile abbandonare il libro senza averlo terminato. Le sfaccettature della vicenda sono piacevoli, con un King capace di unire sentimentalismo e conflitti interiori alternati a complicati concetti storici e complotti comunisti e destrorsi.

La cappa di misticità rapresentata dall'entità del passato sarà l'antagonista della storia, assieme ai presagi che "l'Uomo con la tessera gialla" farà insinuare nella mente di Jake/George.

 

La tensione sarà piacevolemente presente allo snodarsi degli eventi che il protagonista cercherà di cambiare, e gli effetti dei suoi gesti avranno forti ripercussioni, tale che il lettore si ritroverà a viaggiare lontano con la mente, attraverso eoni temporali, cercando di immaginare cos'altro cambierà e in che mondo del futuro finirà Alice/Jake.

 

 

                        

Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre.

 

 

3 BUONI MOTIVI PER LEGGERE 22/11/'63:

1 - La vicenda dell'attentato di JFK è tutt'ora avvolta in una coltre di mistero, e la campana che suona per King è quella che per molti suona come voce della verità. Sarà singolare e conturbante vedere la storia reale snodarsi e avvilupparsi ad una trama pregna di fantasia e di mezzi fantascientifici come i viaggi nel tempo.

2 - La curiosità di scoprire la fine della vicenda spingerà il lettore a divorare le 700 e passa pagine, senza però  avvertire "pesantezza" o impazienza quando i binari prenderanno vie secondarie rispetto all'attentato, sempre però viaggianodo verso il 22 novembre 1963.

3 - King è un vero "mattacchione", tale  da citare altre sue opere, o addirittura sé stesso, nei suoi romanzi. Nomi spaventosamente familiari spunteranno tra le pagine di questo romanzo, e sfido tutti voi a riconoscere un gruppetto familiare di ragazzini e un assassino mascherato da clown...

 

 

      Antonio Di Pierro

  13 - 10 - 2014