Valerio Scanu bandito dalla Feltrinelli, scoppia la rivoluzione delle ragazzine
AVVISO AI DEBOLI DI CUORE: L'articolo contiene alto tasso di ironia e sarcasmo. Si sconsiglia la lettura ai patiti dei bambocci di Maria De Filippi e a chi, nella propria ingenuità, non capisce il valore del sarcasmo.
Definisco, la mia, una lotta per la cultura. Una lotta per garantire un "futuro" meno oscuro, dove le nuove generazioni ameranno leggere e sentirsi acculturati. Ma poi mi imbatto in episodi come questi, e mi convinco di combattere una battaglia persa in partenza.
Premetto, non sono nessuno, non mi elevo a capitano di flotta di idee, ma esprimo semplicemente il mio pensiero riguardo una situazione spinosa e anche molto ridicola.
Tutto comincia alla Roxy Bar Tv, dove il giornalista Red Ronnie improvvisa un'accesa protesta nei confronti della Feltrinelli, spezzando, realmente e metaforicamente la sua tessera. Uno smacco improponibile nei confronti dell'azienda!!! Ma mettiamo da parte per un attimo l'ironia, e ripercorriamo gli eventi con ordine.
Valerio Scanu, celebre cantante, rinomato per "tutti i luoghi e tutti i laghi", arriva agli studi televisivi della Roxy Bar. Fra un sound-check e qualche chiacchiera, Red Ronnie viene a sapere, dal cantante affranto, che l'azienda Feltrinelli non ospiterà l'artista per eventi di firma-copie, organizzata nella sede di Cagliari e cancellata in seguito. L'indignazione del giornalista sale alle stelle, tramutandolo in una furia cieca, furia che si è abbattuta sulla povera tessera il giorno seguente, 3 febbraio, in diretta. In seguito, sempre durante la trasmissione, il giornalista ha telefonato Scanu, chiarendo la situazione a tutti gli spettatori, rivelando l'offesa recata al figlioccio di Amici.
La motivazione di questo diniego?
La Feltrinelli non riteneva la presenza di Valerio Scanu conforme alle linee direttive culturali che ha sempre adottato. D'altronde, l'azienda ha già ospitato il cantante, dopo la sua vittoria al Festival di Sanremo, ma in seguito ha sempre rifiutato eventi che lo riguardassero.
E qui è scoppiato il putiferio.
Centinaia di tweet solenni in difesa del cantante, colleghi di lavoro che si son schierati in sua difesa (guardacaso allievi della scuola di musica di Canale 5) e una mandria di ragazzine nel pieno della pubertà in rivolta, imbufalite dal diniego dell'azienda. Addirittura 12 ragazze temerarie, paladine della giustizia, si sono dirette alla filiale di Cagliari, spezzando la loro tessera di affiliazione, spezzando così le "catene dei pregiudizi e delle discriminazioni".
Queste si che son rivoluzioni, prendete esempio, diamine!
In un paese dove il Lavoro è un privilegio, dove la Cultura è un'utopia, dove l'albero della Scuola viene sfrondato e potato di continuo, diventando un bonsai putrescente, le rivoluzioni dei giovani si incentrano su questo. Ma vabbé, dicevamo?
Ah si. Red Ronnie ha poi ricevuto una mail dall'azienda in questione, che dichiarava di aver sbagliato nell'annullare la data di Cagliari, provvedendo ad ospitare il povero e sconvolto Scanu, mantenendo l'impegno dato.
Diciamo che anche la Feltrinelli ha una piccola colpa! L'evento era stato in orgine organizzato e approvato, impegnando l'organizzazione del cantante e del suo manager nell'organizzazione e nella pubblicità. Sarebbe stato più giusto rifiutare l'evento in principio.
L'indignazione dei fan del cantante potrebbe anche sembrare fondata, ma diviene ridicola quando ci si eleva a Eroi della nazione, in una ribellione fuori luogo e grottesca, a discapito delle plastica sprecata delle tessere spezzate. La Feltrinelli è un'azienda gestita da privati, e ha tutto il diritto, e il sacrosanto dovere, di scegliete chi, cosa e quali eventi ospitare. E se la direzione non ritiene consono l'ospitare una figura di tale genere, avrà i propri motivi.
Personalmente, lo spessore di Valerio Scanu è da mettere fortemente in discussione, e appoggio la scelta della Feltrinelli, ma il mio parere conta poco e niente, perciò mi attengo a riportare i fatti, con un tocco di sarcasmo personale.
L'evento avrà comunque luogo, e Red Ronnie ha invitato entrambe le parti, il cantante ferito nell'orgoglio e la direzione dell'azienda, in trasmissione, a far "pace pace di Gesù, non lo faccio più". In più dichiara che non metterà più piede in una libreria col marchio "incriminato" finchè la direzione non si scuserà con l'artista e con i fan.
A mio parere, il mio esimio parere che conta meno dei "luoghi e dei laghi" di Scanu, mi sembra solo una trovata per ergersi a difensori della giustizia e della discriminazione. Personalmente Scanu non mi piace affatto, e prediligo un tipo di musica completamente differente. E se ribatterete con "Ma Valerio Scanu ha vinto Sanremo, tu non capisci nulla!", io starò zitto, e farò dar fiato alle vostre trombe.
Ma non dimentico quanto son state criticate le ultime edizioni di Sanremo, additate come fasulle e scarse di meritocrazia. E con un sorriso, ricorderò per sempre l'orchestra che ha accartocciato i propri spartiti, lanciadoli sul palco dell'Ariston, in protesta.
Le reali proteste.
Articolo di riferimento, scritto di pugno dal giornalista Red Ronnie: www.redronnie.it/feltrinelli-rifiuta-valerio-scanu-scegliamo-una-proposta-culturale-per-il-nostro-pubblico-linea-con-valori-feltrinelli/