Come finirà A Song of Ice and Fire? Una teoria folle per chi ama speculare sulle battute finali della saga (SPOILER ALERT)

19.08.2014 20:35

 

 

Partita come iniziativa dalla pagina fan di Facebook "A Song of Ice and Fire - Italian Addicted" ( www.facebook.com/asongoficeandfireitalia?fref=ts ) ci siamo anche noi cimentati in questa follia!


La Fine secondo me!

NELLE CITTA' LIBERE

MEEREN

Tyrion, dopo mille peripezie da mercenario, che vedono la cruenta fine di Jorah Mormont e Penny dispersa nei mercati degli schiavi, cade sotto le grinfie di Barristan Selmy, che è miracolosamente riuscito a sedare la rivolta, anche grazie al furioso ritorno di Dany in città. Vista la sua potenza e la sua capacità ignifuga, adesso viene venerata anche a Meeren come nuova eletta dall'Arpia. Così Dany, con l'aiuto dei soldati meerensi e della compagnia Dorata, scesa a patti con la Madre dei Draghi, blocca e stermina le truppe in arrivo dalle città schiaviste, non senza perdite. Daario Naharis muore nella battaglia, con grande disappunto della Targaryen. Selmy ha conservato la succulenta preda Lannister nelle segrete, come regalo di ritorno per Dany, che saprà ampiamente utilizzare l'intelligente nano a suo favore, illustrandole la fragile situazione di Westeros, così da convincere Daenerys Targaryen a rivendicare il suo trono. Non prima di far la confusionaria conoscenza con suo nipote, Aegon, sopravvissuto al grosso scontro fra le città schiaviste e l'esercito meerense. Griff il vecchio (Jon Connington), già indebolito dalla malattia grigia, cade in battaglia difendendo la prole segreta Targaryen, e Aegon non fa altro che rafforzare i propositi di Dany nel portare i Targaryen al posto che spetta loro di diritto e di retaggio. Così comincia il riassetto del suo esercito, supportato strategicamente da Tyrion, che sarà perfettamente in grado di prevedere difese militari da parte dei deboli regni che rimangono a difendere il Trono di Spade.

 NEL NORD

La battaglia fra i Bolton e i Baratheon della parte di Stannis finisce prima ancora di cominciare. I guerrieri, già indeboliti dall'Inverno che arriva in tutti i sensi, non riescono nemmeno a sollevare più le loro spade, e la maggior parte diserta. I Bolton, inaspettatamente rimasti a secco di cibo e vivande, optano per un armistizio con Stannis, che trovandosi quasi in fin di vita, accetta di buon grado. L'accordo è di firmare una resa entro le mura di Grand'Inverno. I Bolton sono pronti a colpire il debole Stannis durante il trattato, in stile Walder Frey, ma non appena i cancelli sono aperti, Davos, il Cavaliere delle Cipolle, arriva di gran carriera, con un esercito di Lord Manderly, dei soldati disertori e il meta lupo Cagnaccio al suo fianco. E' difatti lui che squarcia la gola al Bolton Senior, mentre Ramsey viene divorato dalle sue stesse cagne. Theon, povero ingrato, viene sgozzato pochi attimi prima da Ramsey, che crede che tenere come ostaggio il Principe decaduto delle Isole di Ferro l'avrebbe salvato dai soldati Manderly. I soldati non riconoscono l'ormai bianco e canuto Theon, che muore soffocato dal suo stesso sangue. Mentre Asha Greyjoy riesce a fuggire nella confusione, ma vede la morte da assideramento nella tormenta invernale.

Stannis sopravvive per miracolo al freddo, con un viaggio di speranza alla Barriera, dove riceve cure e calore che lo ristorano. La battaglia è vinta dai Baratheon, che giurano sul proprio onore di restaurare il Nord, con il piccolo Rickon, ormai un piccolo uomo, come Re del futuro Nord. Rickon pare più alto, e meno bambino, e Osha l'ha responsabilizzato al meglio, temprandolo e istruendolo persino nelle nozioni basilari di attacco con le armi. L'esercito intero attende a Grande Inverno le provvigioni che arriveranno dalla Barriera, ormai schierata con Stannis, in modo da rendere Grande Inverno nuova roccaforte.

ALLA BARRIERA

Jon Snow, accoltellato dai suoi compagni, vede la morte in faccia, per poi ritrovarsi illeso, avvolto in una palla di fuoco ristoratrice. Melisandre interviene nello scontro, trovando in lui la reincarnazione di Azor Ahai. Jon Snow possiede dentro di sé il fuoco e il ghiaccio, è l'uomo che salverà il mondo dalle tenebre incombenti. Con rinnovata forza, e una saggezza che aveva perduto dichiarando attacco ai Bolton, torna al comando dei Guardiani della Notte, senza perdere la stretta alleanza con i Baratheon, ma fornendo loro provvigioni nella nuova Grande Inverno restaurata, con il suo fratellino minore a comando futuro.

Ma gli Estranei, e il Re della Notte bussano alle porte della Barriera, e sarà Jon Snow stesso a supplicare ancora l'aiuto dell'intera Westeros, e delle città libere, venendo addirittura a contatto con Daenerys Targaryen.

SUL MARE DELLE CITTA' LIBERE

La truppa Greyjoy, nonostante la così decantata esperienza marina, finisce nel bel mezzo di una tempesta che spazza più della metà della flotta. La restante parte, con Victarion al capo, armato di corno comandadraghi, si dirige dritto verso Meeren, dove è appena conclusa la battaglia, e si dice che Dany stia organizzando il suo esercito per un attacco a Westeros.

Con una mossa folle, Victarion usa il suo striminzito esercito per allontanare l'attenzione della Regina, mentre lui stesso, solo e temerario, penetra nelle difese della città, suonando il corno nelle segrete dove i draghi riposavano.

Drogon è con Dany, mentre Viserion e Rhaegal ne subiscono gli effetti, che li rendono terribilmente aggressivi e folli, attaccandosi fra loro e squarciandosi le carni. Viserion muore sotto le zanne di Rhaegal, mentre il secondo muore in seguito alle ferite riportate. Daenerys rimarrà fortemente sconvolta da questo evento, talmente tanto che sarà lei stessa, dopo aver trovato iIctarion in uno stato precario a causa dell’aver suonato il corno, da uccidere con le sue mani Victarion, a colpi di frusta fino a quando la morte non fosse sopraggiunta, e in seguito consegnando il suo cadavere a Drogon.

Dany, accecata dal dolore e dalla rabbia, partirà per Westeros.

NELLA VALLE DI ARRYN

Sansa capisce finalmente come funziona il mondo, e matura molto rispetto ai 5 libri precedenti. Concede la propria verginità a Petyr Baelish, e coglie il consiglio di Cersei. Le donne posseggono l'arma più potente del mondo fra le proprie gambe. Così Baelish per la prima volta ha una visione annebbiata di ciò che accade, riscoprendo l'amore per i tratti del viso Tully, ereditati da sua madre Catelyn. Si celebrano le nozze fra Sansa e il piccolo Arryn, così da rendere Sansa la Lady della Valle, mentre conserva il suo ascendente su Baelish, vero Lord della valle.

Sansa viene a conoscenza della rinascita di Grande Inverno, e non perde tempo per rimettersi in contatto con suo fratello minore Rickon, e assieme architettano la grande vendetta del Nord, programmando il grande ritorno di Sansa Stark, annunciandolo in maniera particolare. Le strade del Nord e della Valle di Arryn si riuniscono qui, e dal nord e da est, chiudono in una sacca il nuovo lord reggente delle terre dei Tully. La furia combinata dei Baratheon, Stark e Tully si abbatte sul tronfio Walder Frey, che vede la sua intera numerosissima stirpe scomparire sotto i suoi occhi, per poi finire ucciso cruentemente, il viso smangiucchiato da Cagnaccio, che sembra sviluppare una certa fame per i Lord che hanno voltato le spalle agli Stark. Stannis, che si è ripreso e ha condotto il suo esercito assieme a quello dei Tully e al rinnovato esercito Stark e Manderly, adesso ha la strada spianata verso il Sud.

DA QUALCHE PARTE NEI REGNI DEGLI EX FREY

Jaime Lannister si dice esser disperso. L'hanno visto l'ultima volta allontanarsi dal suo accampamento in compagnia della presunta Brienne di Tarth. Finirà prigioniero nelle mani di Lady Stoneheart, che si rivela essere lo spirito maligno, incarnato nel corpo putrescente di Catelyn Stark, che senza ringraziamenti uccide all'istante Brienne. Jaime tenta di difendersi malamente, essendo un pessimo spadaccino, e quando ogni speranza pare perduta, il nugolo di mercenari della Fratellanza viene messo in fuga dal grosso esercito Stark-Baratheon-Manderly-Arryn.

Lady Stoneheart viene fatta prigioniera. I suoi figli la incontrano finalmente dopo anni, e quasi perdono la testa alla vista di ciò che la loro amorevole madre è diventata. Per un attimo l’animo gentile e materno di Catelyn sembra far capolino, e gli Stark minori decidono di tener prigioniera ciò che rimaneva della loro madre, in vista di una spiegazione che cercano scrivendo a Melisandre, ancora alla Barriera, chiedendo delucidazione sul come agire. Lady Stoneheart rimane docile, come se l’incantesimo che la tiene in vita si fosse affievolito alla notizia della morte di Walder Frey e dell’intera sua famiglia sterminata da parte degli Stark. L’enorme esercito punta approdo del Re.

BRAAVOS
Arya compare solo nel settimo libro a mio avviso. E lo fa di colpo, con un capitolo a sorpresa di lei che, matura, attraversa le acque che dividono le città libere da Westeros proprio a bordo di una delle navi che ospitano il numeroso esercito di Daenerys Targaryen. E lo fa proprio alla vista di Tyrion Lannister. Piomba nella sua stiva di notte, e minacciandolo di morte gli chiede vita morte e miracoli di Cersei e di ciò che era successo negli ultimi anni. Tyrion non riconosce Arya, e spaventato racconta ogni cosa, fin dall’inizio della storia che abbiamo seguito, fin da quando vanno a Grande Inverno a convincere Ned Stark a diventare il nuovo Primo Cavaliere. Arya riconosce tutta la verità nelle sue parole, e scopre che Tyrion non ha mai organizzato l’omicidio di suo fratello, né ha mai tentato di nuocere alla sua famiglia. A questa sorpresa si rivela a Tyrion, e assieme si accordano sulle vite da stroncare. Arya ha una lista di nomi, e Tyrion, consumato in tutto questo tempo dalla vendetta e dalla rabbia per non aver mai trovato Tysha, decide di concedere all’assassina tutte le informazioni necessarie. 
APPRODO DEL RE
Cersei, accusata di fornicazione affronta un processo per singolar tenzone. Ser Robert Strong, il cavaliere misterioso e senza testa affronta un mercenario della chiesa. Altri non sono che i fratelli Clagane. Il corpo della Montagna riportato in vita magicamente dai metodi negromantici di Maestro Qyburn, e il Mastino, sopravvissuto e accolto nelle spade della congrega di guerriere fedeli ai Sette. Lo scontro finisce con la morte definitiva del Mastino, che però durante lo scontro rivela l’identità dell’obbrobrio, e dell’orrore causato da Qybrun, che viene condannato a morte dalla chiesa, così come il cadavere ambulante.
Cersei viene assolta, ma liquidata da Approdo del Re, relegata con la forza a Castelgranito.
Le Vipere delle sabbie arrivano, più agguerrite che mai ad Approdo del Re, ma come il loro padre, non durano molto, e trovano la morte sotto le dure lame dei Lannister, che decidono di assassinarle preventivamente ad una loro vendetta. Solo Nymeria riesce a fuggire, tornando a Dorne con fatica, inseguita da alcuni cavalieri Lannister, e sconfiggendo i suoi inseguitori in uno spettacolare combattimento.
Re Tommen è adesso alla mercé dei Tyrell e di Margaery, che lo usa come meglio crede. Le notizie però di un grosso esercito Stark-Baratheon-Arryn-Manderly arrivano in capitale, e scuotono tutti quanti. Un panico si diffonde, e Lannister e Tyrell sono costretti a sotterrare le asce di guerra per fronteggiare il nemico comune.
Il primo cavaliere Lannister è misteriosamente ucciso, e al suo posto figura il padre di Margaery, che non meno di un mese dopo cade misteriosamente da una delle finestre della Fortezza Rossa. Mentre Approdo del Re è in subbuglio per la costruzione delle difese, un fantasma ammazza quasi tutti i membri della famiglia Tyrell, compresa la Regina. Tommen è vivo e vegeto, e spaventatissimo,  fino quando incontra il misterioso fantasma, che altri non è che Varys, strisciante attraverso i cunicoli che solo lui conosce ormai. Varys passa giorni e giorni con Tommen, parlandogli di ciò che in realtà ha fatto, ciò che ha dovuto fare, per il bene del regno. Il piccolo re all’inizio inorridisce, ma le chiacchiere ben congegnate dell’eunuco lo convincono, e gli aprono gli occhi su come veniva manipolato dai Tyrell.
Il Cavaliere dei Fiori si riprende dalla battaglia sotto le mura di Roccia del Drago, ed è lui in persona che guida l’esercito di difesa contro la potenza del Nord.
DORNE
Nymeria torna nella sua patria, fornendo il motivo per il quale Dorne entrerà in guerra. L’esercito si prepara, forte della notizia di immensi scontri all’orizzonte. I Martell vedono Dany come favorita nella scontro, e decidono di aspettare il loro passaggio, accogliendoli come si deve.
OLTRE LA BARRIERA

La situazione di Bran è statica, in continua meditazione e sintesi con il Corvo con 3 occhi.

 

PUNTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE

ALLA BARRIERA: Jon Snow e Melisandre stanno per essere attaccati dalla decisiva forza degli Estranei e del Re della Notte. Snow invia messaggi in ogni luogo conosciuto, supplicando aiuto da parte di ogni uomo del continente.

DAL NORD: Rickon e Sansa Stark con il rinnovato esercito Stark, Petyr Baelish con l’esercito Arryn, I Manderly, i Baratheon con Stannis e Ser Davos e ciò che rimane dell’esercito dei Tully sono in ascesa verso la conquista di Approdo del Re. Lady Stoneheart e Jaime sono prigionieri di guerra.

APPRODO DEL RE : Re Tommen e Varys sono al vertice del comando, mentre il cavaliere di fiori guida la difesa con l’esercito Tyrell e Lannister.

DALLE CITTA’ LIBERE: Dany e Aegon, Selmy a capo dei Meerensi e degli Immacolati, della compagnia Dorata e dei Secondi figli, Tyrion Lannister e Arya Stark sono in viaggio via mare. L’unico drago rimasto, Drogon, maestoso e imponente, si affaccia primo fra tutti su Westeros, sulle sabbie di Dorne.

BATTUTE FINALI

APPRODO DEL RE
L’esercito Nordico annienta le difese di approdo del Re, che alla vista delle forze possenti da segni immediati di resa. Re Tommen stesso ordina la tregua, chiedendo a voce alta un colloquio, voluto da Varys in realtà. Nel mentre i capi degli eserciti sono in udienza dal piccolo Lannister, Daenerys arriva di volata, forte anche dell’esercito Dorniano. Lo scontro con l’intera forza di Westeros, ormai riunito in capitale, si sfiora, quando la Targaryen viene a conoscenza della resa pacifica del Lannister e della riunione di ogni lord ormai a comando dei sette regni.
E’ proprio allora che, durante il colloquio, il corvo di Jon Snow arriva, avvisando tutti quanti del pericolo imminente mondiale.
E’ con difficoltà che i tre eserciti si uniscono sotto un’unica bandiera, affiancato dalle forze della chiesa dei Sette. Un esercito mai visto prima avanza, attraversa tutti e 7 i Regni, in direzione della Barriera.

CASTELGRANITO                                                                                     
Cersei, privata di ogni suo figlio e familiare e ogni forma di potere, sta ormai impazzendo fra le mura della sua reggia, quando una visita inattesa si presenta alla sua porta.

E’ Arya Stark, che grazie alle informazioni di Tyrion rivelatosi il Valonquar della profezia grazie alle informazioni fornite all’assassina, riesce a penetrare le mura della reggia Lannister senza problemi, e a piantare Ago nel cuore inacidito dell’ex regina, che negli ultimi spasmi di vita rivela la sua natura umana e il suo bisogno di un amore mai ricevuto. Come ultimo nome nella lista, Cersei pone fine alla sete di vendetta di Arya Stark, trasformandola definitivamente in Nessuno, che ora vaga per le terre di Westeros. Si dice che sia accompagnata da una mastodontica meta-lupa.

ALLA BARRIERA

Catelyn Stark, o ciò che rimaneva di lei, sembra afflosciarsi e perdere le energie non appena l’esercito varca la soglia di Grande Inverno, ultima roccaforte prima del grande scontro con gli estranei. Sembra che rivedere costituito il suo regno, con i suoi ultimi figli vivi al comando, sia bastato a calmare la sete di vendetta insita nel suo spirito.

Jaime trova la forza di prendere in mano le redini dell’esercito Lannister, mentre Il cavaliere di Fiori, ultimo mebro dei Tyrell, diventa il capo del suo esercito familiare.

L’enorme massa di guerrieri arriva presto alla barriera, sconcertata dal fatto che una grossa parte ne è divelta.

Nel tempo che è trascorso dall’invio della richiesta di soccorso e l’arrivo dell’esercito, gli Estranei hanno attaccato, e la loro potente magia, la stessa utilizzata per costruire il corno di joramun, ha spazzato via una parte della barriera, dando la possibilità agli Estranei di insediarsi in Westeros.

Poche decine di Guardiani della notte e Bruti sono sopravvissuti, guidati da un Jon Snow leggendario, potente delle magie di Melisandre.

Riunendo le forze, l’esercito riesce a respingere la grande minaccia oscura. Metà dell’esercito crolla sotto i colpi dei non morti, ma la lama di Snow, e il fuoco di Drogon la fanno da padrona nel campo aperto, accompagnate da una misteriosa forza della natura che inghiotte nei ghiaccia una moltitudine di non morti. E’ Bran che aiuta il popolo di Westeros, rimanendo però celato a tutti.

Baelish, nel mentre della battaglia, assaggia la tardiva vendetta di Sansa, una pugnalata nelle viscere che lo uccide lentamente e dolorosamente, e che vendica il tradimento inferto a suo padre molti anni antecedenti alla questione, e Jaime vede la sua fine sotto le lame ghiacciate, in una morte onorevole e da eroe, mentre Stannis, indebolito ancora una volta dal freddo Inverno, vede la sua fine in una morte da assideramento.

Jaime e Tyrion incrociano le loro strade nuovamente a fine battaglia, con Jaime che, trafitto a morte, sta lentamente lasciando il mondo. In una scena strappalacrime, i due fratelli si riabbracceranno, dimenticando ogni evento negativo passato, e liberi dal giudizio negativo del loro padre, potranno finalmente dimostrare l’un l’altro l’amore fraterno che, nonostante tutto, li ha sempre legati. E Jaime spirerà fra le sue piccole braccia.

Jon Snow, come incarnazione di Azhor Azai, trionfa sugli Estranei, e dopo la battaglia torna a governare i Guardiani della Notte, dove ormai sente che il suo cuore appartiene, come ha giurato anni e anni orsono, col pensiero al suo unico sgarro, al giuramento, alla sua perdita dai capelli rossi.

L’esercito sopravvissuto vede il grande Accordo da parte dei regni, che riemergono dall’Inverno quasi completamente distrutti, un accordo che vede la cooperazione da parte dei regni nel ricostruire Westeros da capo, distrutta dalle guerre e dagli Estranei.

Dany deve cedere il trono ad Aegon, vero erede al trono, e decide di insediarsi a Roccia del Drago, dove in sella a Drogon scorrazzerà libera, fino a quando deciderà di liberare il suo drago, ormai troppo furioso da domare. Il suo ramo sarà destinato a chiudersi con lei, negli ultimi giorni di vita tormentati dal dolore e dai rimorsi di errori commessi nella sua vita. Sarà Aegon a continuare a perpetrare il sangue Targaryen, e a governare Westeros in maniera discreta, dovendo provvedere ad un’intera rinascita.

Sansa Stark torna a governare la Valle di Arryn a fianco del malaticcio Robert Arryn, che nonostante le infermità e le malattie, dimostra che il suo “seme” è forte, come diceva suo padre.

Rickon siede come Lord di Grande Inverno, e impara a governare con saggezza, restaurando l’antico Nord.

Ser Davos vede la sua fortuna crescere a dismisura quando, morto Stannis Baratheon, diventa lord reggente di Capo Tempesta.

Melisandre, compiuta la sua missione di supporto alla reincarnazione di Azhor Ahai, torna ad Asshai, comprando fra i misteriosi e magici vicoli della città libera.

Tyrion, tornato solo a Castegranito, saprà rimetterla in piedi, e troverà una compagna dalle umili origini, che saprà finalmente amarlo ed essere amata senza intrighi né tradimenti. E la famiglia Lannister rinascerà sotto le sue sagge e pure invettive.

Bran, in comunione con la natura e gli alberi diga, vedrà la primavera arrivare, e il suo regno naturale prevalere e provvedere alla crescita di Westeros, osservando da lontano tutti i suoi cari, che dopo anni di sofferenze, possono finalmente riposare e governare nel mondo.

 

 

PS: Daenerys è fin troppo scaltra e intelligente nella mia trama, lo so, ma spero che prima o poi lo diventi.

PPS: Jon Snow scopre da Melisandre di esser figlio di Lianna Stark e Rhaegar Targaryen, altro indizio del fuoco e del ghiaccio.

PPPS: Le Isole di Ferro cadono in malora, divenendo parte dei possedimenti del nord.

PPPPS:Si, sono abbastanza folle da aver architettato tutto questo.