La più antica e potente emozione umana è la paura.Howard Phillips Lovecraft
Come avrete certamente notato, in questo sito la letteratura horror viene fortemente apprezzata, e aspettavo da mesi l'occasione di fare una recensione speciale a tema! Quale occasione migliore di Halloween?
Ecco a voi i 3 grandi classici dell'orrore dell'800, i più amati e controversi romanzi del terrore, rimasti nell'immaginario pubblico nel corso dei secoli e parodiati in ogni salsa possibile!
DRACULA - BRAM STOKER
Scheda del libro | Dracula |
Autore |
Bram Stoker |
Anno di pubblicazione |
1897 |
Titolo originale |
Dracula |
Genere |
Romanzo - Horror - Epistolare - Gotico |
Benvenuto nella mia casa! Entrate libero e franco. Andatevene poi sano e salvo, e lasciate alcunché della felicità che arrecate!
Abbiamo affrontato in passato un piccolo dibattito sul mondo dei vampiri, e sui cambiamenti che hanno affrontato nella letteratura moderna ( l-antro-della-cultura.webnode.it/products/twilight-saga-stephenie-meyer/ ) ma qui ci troviamo finalmente faccia a faccia con la matrice della creatura in questione, col capostipite dei succhisangue come li conosciamo noi, il vampiro originario della letteratura moderna:
Il Conte Dracula, ispirato al personaggio realmente esistito di Vlad III Principe di Valacchia, antico sovrano della Transilvania in lotta costante con l'impero Ottomano.
Passato alla storia per le sue miracolose vittorie sui turchi, questo principe è celebre nelle leggende per il trionfo schiacciante contro l'immane impero, e la celebrazione della sua vittoria consistente nell'impalare i cadaveri dei suoi nemici per centinaia di ettari di terreno.
Il romanzo viene presentato sotto forma epistolare e tralci di diari dei protagonisti, alle prese con vicende che spaziano fra la Transilvania e l'Inghilterra vittoriana.
Seguiremo le vicende di Jonathan Harker e Mina Murray, giovani fidanzati inglesi, e di tutte le persone che girano attorno alla vicenda amorosa, con la costante presenza del malefico Conte Dracula, antagonista che aleggia in ogni dove come un mefitico vento di disgrazia che minaccia l'armonia che vi é fra i due amanti
Il Conte Dracula rimane da quel momento negli annali delle leggende gotiche. E' un vampiro, un'antica creatura maledetta da Cristo, condannata a nutrirsi di sangue fino alla fine dei suoi giorni da creatura immortale, da morto vivente (difatti riposa ogni giorno in un feretro), una condizione dove la morte può sorprenderlo solo attraverso sacre armi. Decine e decine sono i metodi che vengono utilizzati nei romanzi e nei film seguenti all'opera di Stoker:
dal paletto di legno di frassino al crocifisso, dall'aglio all'acqua santa, la luce del sole, un morso di licantropo, le croci santificate, tutti elementi dall'indice mistico e simbolico. Soprattutto per quanto riguarda i segni sacri, si denota la potenza religiosa e ecclesiastica. Dio maledice, e solo nel potere di Dio si può estirpare il male.
Dracula, nel corso delle varie vicende, mostra differenti e numerosi poteri demoniaci, che variano da autore a autore e da periodo storico e contesto storico. Spesso si troverà un Dracula in grado di trasformarsi in animali figli della notte (i pipistrelli sono i suoi animali prediletti, data la natura comune del loro nutrimento, ma anche lupi, topi, volatili notturni), o in grado di vaporizzarsi all'istante, diventando etereo in caso di pericolo. La capacità di camminare sulle superfici perpendicolari, il volo, la metamorfosi, l'ipnosi e la rigenerazione; i vampiri sono creature formidabili, quasi invincibili. Ciò che rende umane queste creature sono i sentimenti che provano, più potenti di quelli umani, amplificati dalla loro anima, seppur maledetta, ma immortale, in grado di provare amore struggente ma anche rabbia demoniaca.
Il simbolismo dei vampiri è profondo e radicato nei secoli e nelle credenze popolari dell'Europa dell'est. Il sangue è il simbolo della vita, è il fluido che permette l'esistenza stessa dell'uomo. I vampiri non sono vivi, la loro anima è costretta nel loro corpo da morto, nell'involucro sacrilego che durerà per sempre. Proprio per questo si nutrono di sangue dei vivi, attanagliati dalla costante fame, dal desiderio di nutrimento sempiterno.
Le gesta di Vlad III hanno fortemente contribuito all'aurea di misticismo che si è venuta a creare attorno al Dracula della letteratura. In Transilvania si vocifera ancora dei bagni nel sangue delle vergini che il Principe soleva fare, o dei resti scoparsi del suo corpo. Non tutti sanno che anche la tubercolosi ha aumentato la paura verso i morti viventi sparsi per il mondo.
Difatti alcune cause specifiche di morte erano attribuite agli attacchi dei vampiri, soprattutto se si parla di cause di morte sconosciute. Era più semplice attribuire la colpa ad elementi fantasiosi, dove la scienza peccava.
L'ultimo elemento, ma non per importanza, é la capacità del vampiro di trasformare i mortali in vampiri a loro volta. Una fantasia desiderata e temuta nel corso dei secoli. La promessa di una vita eterna è ciò che l'uomo anela dagli albori dell'esistenza, mentre la condanna di una vita vissuta a metà, di un'esistenza dannata, spaventa le persone più religiose, che vedono il possibile evento come la perdità dell'anima, e la promessa dell'inferno eterno.
Persino Stoker lascia i suoi lettori nel dubbio filosofico quando, alla morte del Conte Dracula, le sue labbra di stendono in un enigmatico respiro di sollievo; finalmente la creatura malvagia è pronta ad affrontare la morte, ad abbandonarsi al riposo eterno, serena al placarsi della sua fame di sangue.
Scheda del libro | Frankentein |
Autore |
Mary Shelley |
Anno di pubblicazione |
1818 |
Titolo originale |
Frankenstein |
Genere |
Romanzo - Fantascientifico - Horror |
Poteva essere l'uomo a un tempo possente, virtuoso e magnifico, eppure così vizioso e vile? Per lungo tempo non riuscii a concepire come un uomo potesse spingersi ad assassinare il suo amico, o anche perché ci fossero leggi e governi. Sentii parlare di divisione di proprietà, di ricchezze immense e di squallida miseria, di ceto, di discendenza e di nobiltà. Ed io che ero? Ero dotato di un aspetto spaventosamente deforme e ripugnante; non ero neppure della stessa natura dell'uomo.
La Creatura di Frankenstein rientra nelle figure storiche dell'immaginario horror e gotico. Se Dracula rivivrà centinaia di volte in nuovi libri, la Creatura invece torna molto più spesso in pellicole e parodie, spesso però verrà ritrovata in una grottesca rappresentazione zombifica di un morto vivente, un essere senza intelletto, cosa che invece non si ha nella vicenda originale, ben più complessa e filosofica di quello che abbiamo davanti agli occhi ogni giorno.
Victor Frankenstein vive a Ginevra una felice infanzia in una famiglia che lo ama ed è sempre presente per lui. Tutto comincia a degenerare alla morte della madre di Victor, evento che lo segna profondamente. E' da lì che cominciano i suoi studi scientifici e medici, che lo portano al desiderio di creare un uomo perfetto, dalle condizioni fisiche più promettenti di quelle normali, dall'intelletto superiore e apparentemente immortale. Si stabilisce in Germania, dove studia e diventa il maggior conoscitore della scienza del tempo. Comincia il suo progetto di Creatura, visita i cimiteri nottetempo, studiando gli stadi di decomposizione e rubando organi e parti di corpi che provvederanno a comporre la perfezione fatta uomo.
La Creatura vive. L'apice dell'opera viene raggiunta proprio nel momento in cui il mostro respira la prima volta, in un vortice di sensazioni unici, in un flusso di coscienza che collima col prodigio impensabile della scienza. Donare la vita ad una materia non vivente.
E non si pensi che questo agglomerato di parti umane sia un ammasso di carne senza cervello, nient'affatto.
Subito dopo la sua "nascita", la Creatura fugge, rubando il diario del suo creatore, dove l'uomo prendeva appunto dei suoi progressi scientifici.
Da quel momento comincia la narrazione divisa dei due protagonisti, l'uno a caccia dell'altro, chi matura una concezione di vita sbagliata, chi tenta solo di porre fine ai suoi maledetti errori di giudizio.
Il Dottor Frankenstein è tartassato dalla sua stessa creatura, dai sensi di colpa, e dal madornale confine scientifico che ha oltrepassato, che ha segnato duramente la sua vita. La Creatura rivela un animo profondo e un'intelligenza sviluppata. Impara la lingua dal diario del suo creatore, e sviluppa pensieri e desideri, dilemmi e dolori, capisce cosa è successo, come lui sia potuto nascere ed esser stato creato, e si strugge, si annienta, logora la sua stessa anima pur di capire il senso della sua vita, il perchè è stato condannato a quella mera esistenza.
Soffre per il suo aspetto esteriore, che lo relega a derelitto della società. Più volte tenta un approccio con gli umani, durante gli anni di solitudine in cui si da alla macchia, ma puntualmente viene scacciato, deriso e condannato.
Aiuta una famiglia di nascosto a sopperire ai bisogni invernali, salva una bambina che affoga in un lago e tiene compagnia ad un uomo cieco che non conosce le sue fattezze, tutto nell'intenzione di trovare un posto che gli appartenga, persone care a lui, di scoprire cosa significa avere una casa. La Creatura ha solo bisogno di essere accettata, nonostante le sue fattezze orrende.
Il Mostro arriva persino a compiere il disumano atto di togliere la vita alla sorella di Viktor, pur di dare al suo creatore la medesima sofferenza di una vita vissuta a metà e piena di sofferenza.
La caccia riprende a ritmi serrati fra i due, viaggiando fino agli angoli del mondo pur di acciuffarsi, arrivando ai margini del polo Nord, dove Victor verrà trovato da una nave, fortemente debilitato, e dove la narrazione dell'intera vicenda ha inizio.
Se c'è un romanzo gotico che rimane attuale nelle tematiche, questo è Frankenstein. "Il Moderno Prometeo" è il sottotitolo dell'opera, allegoria che rimanda ai miti ellenici di Prometeo:
il Titano in questione ha donato il fuoco agli uomini per la prima volta, voltando le spalle agli dei dell'Olimpo, e permettendo ai mortali di progredire nello stile di vita. Prometeo difatti rappresenta la scienza implacabile, esaustiva, che avanza e che dona sempre più benefici all'uomo, ma che spesso va contro le stesse leggi della natura. Prometeo appare anche nella Metamorfosi di Ovidio, nel quale plasma gli uomini a suo piacimento, proprio come il Dottor. Frankenstein fa con la sua creatura.
La dicotomia fra scienza e leggi della natura, fra ciò che è giusto e lecito e morale fare e ciò che invece le istituzioni civili e religiose condannano, si dipanerà fra le vicende che colpiranno il Dottore e la sua Creatura, come se le stesse gesta dell'uno influenzassero il destino dell'altro, in un vortice di filosofia e sentimenti potenti e disumani.
LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE - ROBERT LOUIS STEVENSON
Scheda del libro | Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde |
Autore |
Robert Louis Stevenson |
Anno di pubblicazione |
1886 |
Titolo originale |
Strange case of Doctor Jekyll and Mr. Hyde |
Genere |
Romanzo - Fantascientifico - Horror |
Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due.
Ultimo elemento, ma non meno di successo, è la controversa vita e personalità unita di Jekyll e Hyde, due anime in uno stesso corpo, due uomini che condividono la medesima esistenza a sprazzi.
Il Dottor Jekyll è uno studioso di filosofia che più volte, durante la sua vita, si è interrogato sui punti di vista laterali della personalità e psicologia dell'uomo, sugli impulsi umani nascosti sotto la scorza di perbenismo ed educazione civile. Heny Jekyll difatti è lo stendardo del gentleman inglese, che fa fregio delle sue maniere gentili e pacate. Dai suoi studi però emergono risultati interessanti, che si tramutano poi in risultati concreti quando lo stesso Dottore crea un fluido, una "pozione" in grado di sbloccare la parte nascosta della propria personalità, in grado di dar libero sfogo ai propri istinti, insiti da sempre nell'uomo.
Jekyll beve questo tonico che lo tramuta in Hyde, il suo pseudonimo in carne e pensiero.
Una mutazione radicale colpisce l'impeccabile uomo. Il suo fisico viene stravolto dal cambiamento; diventa più tozzo, le braccia e i muscoli sono tesi e gonfi, la peluria cresce più folta e i tratti sono animaleschi, mentre la mente è quella di un uomo rude e senza limitazioni morali, ma che però conserva la memoria del suo alterego e l'intelligenza da studioso.
Edward Hyde agisce senza il controllo delle sue azioni, macchiandosi di delitti e violenze sempre più crescenti, che incriminano questa strana presenda londinese, e che getta i sospetti sul Dottor Jekyll, che non riesce bene a mascherare gli indizi, e che perde il controllo del male insito in lui, fino al culminare delle due vie in una sola strada. La caccia alla bestia dai due volti.
Il viaggio filosofico che si compie in quest'opera è una tematica sempiterna. La differenza fra istinto animale e controllo del proprio io, nell'evoluzione da animale a uomo, fra istituzioni sociali e semplice forze bruta che si sfoga ed esplode.
Il fluido è un deus ex-machina che opera nella vicenda dando luogo all'apparizione di Hyde. Attenzione, perchè Mr. Hyde non è frutto della pozione, ma bensì è da sempre esistito nel corpo, sepolto nel profondo della mente di Jekyll, dormiente e pronto un giorno a spuntare fuori. Difatti il fluido è il mezzo attraverso il quale l'alterego malvagio e senza scrupoli può finalmente fare la sua apparizione, ignobile e maestosa, raccapricciante, disgustosa, ma dai tratti inconfondibilmente marcati e possenti.
Seppur disgustoso alla vista, Hyde non è stupido, conserva la sapienza di Jekyll, e riesce persino a piegare la sua volontà, impedendogli spesso di bere il liquido che lo farebbe tornare al suo stato originale. Hyde è pericoloso, e imprevedibile, e neppure gli amici intimi dell'animo buono dell'uomo sono al sicuro al suo cospetto.
Una vicenda articolata, metafora però della personailtà umana, con uno studio particolareggiato che Stevenson ha compiuto nella vita reale, studio a sfondo criminologo e psicologico. I comportamenti rispettivi di Jekyll e Hyde sono dettati da una reale schizzofrenia, da impulsi celati troppo a lungio, situazione tipica e frequente negli assassini seriali e in particolari patologie psichiche.
Attraverso il romanzo fantascientifico, Stevenson denota profili psicologici realmente esistenti perciò, giustificando "il fluido" con eventi particolarmente significativi per la persona.
E come ci vorrebbe far capire l'autore, c'è un Mr. Hyde in ognuno di noi, dobbiamo solo star attenti a non ingurgitare la "pozione" sbagliata.
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L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia.
Stephen King
Antonio Di Pierro
31 - 10 - 2014